Nell’anniversario dei 100 anni dalla sua nascita, Friuli Doc celebra Pier Paolo Pasolini cun “Di chesta tiara lontana“: uno spettacolo che ricorda la sua persona e in particolare i suoi scritti in friulano.
Si tratta di una lettura scenica con musica e disegni dal vivo sulla poetica dello scrittore, regista e poeta, nei suoi anni friulani, che si terrà giovedì 8 settembre 2022, alle 21.00, nella corte di Palazzo Morpurgo a Udine, proprio durante la prima serata di Friuli Doc.
La produzione del Teatro della Sete, finanziata dall’ARLeF e promossa per l’occasione in collaborazione con il Comune di Udine, condurrà il pubblico ad esplorare il rapporto di Pasolini con quella lingua madre che sentiva correre nell’aria, tra le vie del paese della madre, e che tra le sue mani diventa poesia.
Sul palco, le voci di Caterina Di Fant e Valentina Rivelli saranno accompagnate dalla musica dal vivo ideata per l’occasione da Giorgio Parisi e dai disegni, anch’essi dal vivo, di Serena Giacchetta.
Sarà una serata dove poesie in friulano, prosa, lettere e testimonianze, musica e immagini si incrociano per mostrare atmosfere e paesaggi “di questa terra lontana”, come la chiamava il poeta. La terra dove si lasciava andare durante le vacanze estive, quando da ragazzo giungeva in treno a Casarsa. La terra che lo ha accolto come abitante e che durante la guerra lo ha portato a scoprire “un paese perduto tra rogge e viti”, dove ha abitato, assieme a pochi contadini del circondario, dando vita al progetto dell’Academiuta di lenga furlana.
Lo spettacolo sottolinea l’anima friulana e appassionata di Pasolini assieme ai temi fondamentali della sua esperienza letteraria in Friuli. Conosceremo l’incanto del giovane poeta e la delusione dell’autore nella sua maturità, ma anche il Pasolini fratello, figlio e artista, accompagnando l’attenzione del pubblico di Friuli Doc su un altro friulano noto, dopo l’esperienza positiva dello scorso anno, quando il Teatro della Sete ha saputo descrivere con un ottimo tratto Carlo Sgorlon.
