Il 3 aprile del 1077 veniva costituito lo Stato patriarcale friulano. Esattamente il 3 aprile 2022, 945 anni più tardi, si celebrerà a Vito d’Asio la 45^ edizione della Fieste de Patrie dal Friûl.
La giornata che celebra ufficialmente la cultura e la storia di autonomia del popolo friulano, ricordando le origini del Patriarcato e della Patria del Friuli, in attuazione alla Legge regionale 6/2015, è organizzata quest’anno dal Comune di Vito d’Asio, con il sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia e dell’ARLeF, in collaborazione con l’Istitût Ladin Furlan “Pre Checo Placerean”.
Le celebrazioni non si svolgeranno in una stessa località, ma in più luoghi. Questo perché Vito d’Asio è un Comune con una singolare caratteristica: tra San Francesco, la località più a nord, e Casiacco, quella più a sud, ci sono ben 20 chilometri. Le celebrazioni, quindi, prenderanno avvio in via Jacopo Ortis a Vito d’Asio (monumento ai Caduti), alle 9, con l’esposizione della bandiera del Friuli, un momento solenne che sarà accompagnato dal coro di Forni Avoltri.
A seguire, partirà il corteo accompagnato dall’ Associazione Culturale Grup Artistic Furlan Medioevo a Valvasone verso la Chiesa parrocchiale di Vito d’Asio, intitolata a San Michele Arcangelo. Qui, alle 10, i tre rappresentanti delle diocesi friulane (Gorizia, Concordia-Pordenone e Udine) celebreranno la Santa Messa in marilenghe, con letture e preghiere anche in sloveno e tedesco e l’accompagnamento del coro di Forni Avoltri.
Alle 12, al centro polifunzionale di Casiacco, si svolgerà invece la cerimonia civile, aperta dalla lettura della Bolla dell’Imperatore Enrico IV, al termine della quale, come di consueto ci sarà lo scambio della bandiera del Friuli tra il sindaco del Comune di Udine, Pietro Fontanini, che ha ospitato la Fieste nel 2021, e il primo cittadino di Vito d’Asio, Pietro Gerometta.
Seguirà poi la proiezione video di un’inedita versione dell’Inno del Friuli. Si tratta di un progetto realizzato dall’Istitût Ladin Furlan “Pre Checo Placerean”, in collaborazione con l’ARLeF, che vede il gruppo “Moments” interprete di una versione moderna di “Incuintri al doman”, nata da un’idea di Moreno Valentinuzzi. A fare da cornice all’Inno e al racconto per immagini – la regia è di Giorgio Milocco – sono gli splendidi scorci del Biotopo naturale delle Risorgive di Flambro e del Mulino Braida.
La cerimonia civile proseguirà quindi con gli interventi delle autorità.
Concluso il pranzo, ospitato dal centro polifunzionale di Casiacco, il programma, curato dall’Eco Museo Lis Aganis, dalle 14.30 prevede la possibilità di visitare la mont di Anduins, dove si trova il monumento alla Mari dal Friûl; sarà possibile anche scoprire il castello Ceconi, a Pielungo; le grotte di Pradis; la Pieve di San Martino; oppure l’antica biblioteca storica di monsignor Zannier, dove, per l’occasione, dalle 15, sarà presentato il libro di Walter Tomada “Storia del Friuli e dei Friulani”.
Nella serata che precederà le celebrazioni, il 2 aprile, al centro polifunzionale di Casiacco, alle 20.30, dopo un breve intrattenimento dell’“Associazione Musicale e Culturale Santa Margherita APS di Anduins”, è in programma lo spettacolo realizzato dai poeti della Val d’Arzino “Rievocazione della nascita del Friuli”.
Scarica di seguito il programma completo della giornata del 3 aprile a Vito d’Asio.
Per approfondire…
Scopri qui le passate edizioni della Fieste e tutti i simboli della Patria del Friuli.