L’edizione 2023 del Calendario Storico dei Carabinieri “parla”, per la prima volta, in lingua friulana: ennesima testimonianza del profondo legame dell’Arma con il territorio friulano.
L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra il Comando Legione Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e l’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana, è stata presentata nella sede legionale, a Udine, alla presenza del Generale Francesco Atzeni, comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia; Pierpaolo Roberti, Assessore regionale alle autonomie locali; Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia; Pietro Fontanini, sindaco del Comune di Udine; la senatrice Francesca Tubetti; Fabrizio Tomada, consigliere del Fogolâr Furlan di Roma; ed Eros Cisilino, presidente dell’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana. Presenti per l’occasione molte autorità.
Quella in marilenghe è una delle 10 lingue in cui è stato tradotto il Calendario 2023, accanto all’inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese, arabo e sardo. Si tratta di un vero e proprio omaggio al friulano, lingua riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano con la legge 482/99.
Il Calendario è una pubblicazione ambita, collezionata in Italia e all’estero, che da quasi 100 anni rappresenta un appuntamento importante nel panorama editoriale italiano. Come di consueto, la pubblicazione vuole essere lo specchio del Paese nel suo procedere nella storia. In particolare, il tema scelto per questa edizione è quello della tutela ambientale, della biodiversità e degli ecosistemi che ha trovato posto nel testo del nuovo articolo 9 della nostra Costituzione, iscrivendo così la via della sostenibilità tra i principi fondamentali che devono regolare la nostra convivenza nell’interesse delle future generazioni.
L’obiettivo del progetto è raccontare i temi legati al quotidiano lavoro dell’Arma con un’impronta di pulizia formale e sintesi visiva che ne accentua la componente istituzionale. Nascono così le dodici tappe di un percorso che svela l’importante azione dei Carabinieri a difesa dell’ambiente e del territorio del Paese, a protezione del nostro patrimonio faunistico e vegetale, a salvaguardia di una civiltà agroalimentare che il mondo ci invidia.