Il 13 e 14 Settembre 2018, l’NPLD (Network to promote linguistic diversity) ha scelto Udine per avviare la sua prima Summer University, evento formativo rivolto ai membri del Network, che rappresentano quasi una ventina di governi regionali e statali europei dove sono presenti delle minoranze linguistiche.
L’iniziativa, nata su proposta dell’ARLeF (Agenzia Regionale per la Lingua Friulana), ha ricevuto l’importante patrocinio e finanziamento della Fondazione Coppieters di Bruxelles, specializzata in federalismo e politiche linguistiche.
Il Campus ha raccolto a Udine i più importanti docenti ed esperti a livello mondiale sulle politiche linguistiche e i rappresentanti del Consiglio d’Europa e della Commissione europea.
All’apertura della Summer University, ospitata dall’Università degli Studi di Udine presso Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, erano presenti l’Assessore regionale con delega alle lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti; il Presidente del Consiglio Regionale Piero Mauro Zanin, il Sindaco di Udine, Pietro Fontanini; la vicepresidente dell’NPLD Sabrina Rasom; il direttore dell’ARLeF William Cisilino e Fabiana Fusco in rappresentanza dell’Ateneo friulano che ha collaborato all’organizzazione del prestigioso appuntamento internazionale grazie al CIRF – Centro interdipartimentale per lo sviluppo della lingua e della cultura del Friuli.
Questi i relatori intervenuti nella prima giornata di lavori: Vicent Climent-Ferrando, dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona (Politiche linguistiche per le società complesse di oggi: alla ricerca di una politica linguistica “equa”); Vesna Crnić-Grotić, dell’Università di Rijeka (I diritti linguistici); Sixto Molina, del Consiglio d’Europa (La Carta europea per le lingue regionali o minoritarie); Gabriele Iannàccaro, dell’Università di Milano-Bicocca che, nel suo doppio intervento, ha approfondito i temi legati alle basi sociolinguistiche per la pianificazione delle lingue.
Il giorno seguente si sono invece succeduti: François Grin, dell’Università di Ginevra, intervenut su: “Economia e linguaggio: storia, approcci generali e interazioni fra linguisti e linguistica”; Michele Gazzola, dell’Università di Lugano, ha approfondito la questione del: “Monitoraggio della politica linguistica: strumenti politici e indicatori”; la relazione tra costi e benefici delle politiche linguistiche è stata trattata da François Vaillancourt, professore emerito presso il Dipartimento di economia dell’Università di Montréal.
Data iniziativa: settembre 2018Immagini
