Il 2023 è un anno segnato da due importanti ricorrenze: il 75° anniversario dall’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana e il 60° dalla promulgazione dello Statuto Speciale della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. Per celebrare simbolicamente questi due importanti avvenimenti, l’ARLeF – Agenzia regionale per la lingua friulana ha curato la pubblicazione della “Costituzion de Republiche Taliane”: una versione bilingue, italiano-friulano, della Carta fondamentale, che sarà consegnata, già a partire dal 25 aprile, ad oltre 5.000 neo diciottenni dei 142 Comuni friulanofoni che hanno aderito all’iniziativa, e ai quali se ne aggiungeranno altri, nelle prossime settimane.
L’iniziativa – che ha visto il coordinamento editoriale di William Cisilino, direttore dell’ARLeF, e la traduzione a cura dello Sportello regionale per la lingua friulana – ha un grande valore simbolico, non solo per la sua funzione divulgativa, ma soprattutto perché viene così data attuazione ai diritti (linguistici) fondamentali dei cittadini. Diritti che trovano avvallo proprio in specifici articoli riportati nelle due Carte. Entrambi i documenti, infatti, contano norme di tutela delle lingue minoritarie. L’articolo 6 della Costituzione italiana sancisce che “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”. Così facendo viene riconosciuta anche la lingua friulana e l’importanza della sua promozione e valorizzazione. Inoltre, viene garantito alla comunità linguistica friulana il diritto di poterla utilizzare in tutti i contesti della vita sociale, affinché possa rimanere viva e proiettata al futuro. L’articolo 3 dello Statuto Speciale, invece, sostiene che “Nella Regione è riconosciuta parità di diritti e di trattamento a tutti i cittadini, qualunque sia il gruppo linguistico al quale appartengono, con la salvaguardia delle rispettive caratteristiche etniche e culturali”.