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Grafia ufficiale
La grafia ufficiale della lingua friulana è stata adottata con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 392 del 25 ottobre 1996, sulla base della proposta di grafia approvata il 15 luglio del 1986 dal Consiglio della Provincia di Udine, d’intesa con le Province di Gorizia e Pordenone. Successivamente la grafia ufficiale è stata recepita dall’art. 13 della Legge regionale 15/96.
Con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.41 del 07 marzo 2013 è stato adottato il Regolamento per la grafia delle varianti della lingua friulana, vista la Generalità della Giunta regionale n. 2377 di data 28 dicembre 2012, pari oggetto.
Compito dell’ARLeF è “promuovere la conoscenza e l’uso della grafia ufficiale della lingua friulana in ogni ambito della vita sociale”.
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LA LINGUA COMUNE
La lingua comune – anche detta standard o koinè – è il modello della lingua scritta di riferimento per una comunità linguistica. Tutte le lingue che devono avere un’ufficialità e che devono essere insegnate nelle scuole, devono avere una forma comune. Come la koinè italiana deriva dal toscano, nel caso del friulano, la lingua standard si basa sul friulano centrale: quello utilizzato da Ermes di Colloredo (1622-1692), che è stato preso a modello da altri scrittori e poeti.
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LA GRAFIA NORMALIZZATA
La grafia è una rappresentazione scritta della lingua attraverso l’uso di simboli.
Si tratta di una convenzione che è stata definita anche per legge e che permette a tutti di scrivere nello stesso modo. Con una grafia unica è possibile insegnare a leggere e a scrivere secondo un sistema codificato di simboli. La grafia ufficiale della lingua friulana è stata stabilita dalla legge regionale 15/1996 e confermata dalla legge regionale 29/2007.
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LE VARIANTI
Il friulano, come ogni lingua, ha i suoi dialetti e le sue varianti che possono essere tutte rappresentate per mezzo della grafia ufficiale. Le varianti vengono utilizzate nell’uso parlato, nella poesia e in altre forme comunicative che valorizzano la soggettività degli autori. La lingua comune è utilizzata a perfezionamento della comunicazione, nell’ufficialità pubblica, nelle scuole e nei testi scolastici che non possono essere editati tanti quante sono le varianti.